
Erano in quattro, tutti maschi due con i pantaloni di una divisa mimetica, sono arrivati in silenzio, con il volto coperto e il cappuccio per nascondere la propria identità, le mani armate con i tubi innocenti probabilmente presi da un cantiere non molto distante da piazza Piccapietra e hanno massacrato a bastonate quattro homeless che stavano dormendo al riparo dal freddo sotto il porticato. Poi come in un'azione coordinata e pensata da tempo sono scappati in quattro direzioni diverse.
La polizia di Genova con squadra mobile e Digos è al lavoro per dare un'identità a questi quattro che hanno picchiato Alice, Suzanne, Giovanni e Bobak, tutti slovacchi che da tanti anni vivono a Genova con quel poco che riescono a raccogliere stando inginocchiati in via XX Settembre.
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo