Improvvisa svolta sulla vendita di Ansaldo Sts. Nei giorni scorsi, infatti, sia l’americana General electric, sia altri gruppi interessati ad acquisire l’azienda genovese leader nel segnalamento ferroviario avrebbero presentato delle offerte per rilevare, in abbinata, anche Ansaldo Breda, vera criticità finanziaria della controllante Finmeccanica. Il condizionale è d’obbligo, ma a fronte del “no comment” che arriva da Piazza Montegrappa, la notizia è confermata a Primocanale da autorevoli fonti politiche vicine al governo. Finora tutti i pretendenti puntavano esclusivamente su Sts, ritenendo Breda – che produce treni e continua a macinare perdite - un osso troppo duro da rodere nell’ottica del risanamento.
Ad onta della scelta di focalizzare il gruppo nell’aerospazio & difesa, il suo core business, l’amministratore delegato di Finmeccanica, Alessandro Pansa, ha però fin qui tenuto duro: o si vendono le due Ansaldo insieme o non se ne fa nulla. In questo, peraltro, assecondando la posizione a più riprese assunta dal governo, principale azionista di Finmeccanica attraverso il Tesoro e contrario all’ipotesi di rinunciare alla sola Sts. E pronto, invece, a mettere in rampa di lancio un progetto industriale chiamato Ansaldo Italia e destinato a rimettere insieme, utilizzando come collettore il Fondo strategico di Cassa depositi e prestiti, diverse realtà industriali del Paese.
La disponibilità di General electric e degli altri aspiranti acquirenti a rilevare le due aziende, però, modifica profondamente lo scenario. Anche negli ambienti vicini a Palazzo Chigi, infatti, si osserva che “questa diventa un’opportunità di fronte alla quale è impossibile mettersi di traverso”. ll che non vuol dire che la partita si debba dare per conclusa. La stessa Finmeccanica, del resto, non ha mai fatto alcun mistero di voler comunque valorizzare al meglio i propri asset senza farsi prendere da ansie di tipo finanziario, peraltro risolti – almeno in parte – con il passaggio di Ansaldo Energia a Cassa depositi.
La disponibilità di General elctric e dei suoi competitori a rilevare contestualmente le due Ansaldo, dunque è sì una svolta, ma bisognerà anche vedere in concreto la natura delle offerte e solo dopo questo riscontro, presumibilmente, Finmeccanica deciderà se accelerare o meno il processo di dismissione. Non a caso, del resto, il progetto Ansaldo Italia, che sta a cuore ad ampi settori del governo e della maggioranza, sul quale Genova mantiene i riflettori accesi, rimane un dossier vivo, a cui gli uffici continuano a lavorare. L’esito dei contatti su Sts e Breda, però, sono destinati a marcarne i tempi, che potranno essere più rapidi solo se le due aziende non saranno dismesse. Senza considerare, peraltro, che nel disegno potrebbe essere coinvolta anche Fincantieri, il cui primo approdo, però, sarà quello della quotazione in Borsa, decisa dal governo (che controlla il gruppo navalmeccanico attraverso Fintecna) nel quadro delle privatizzazioni varate per portare soldi nelle esangui casse dello Stato.
economia
Pacchetto Ansaldo Sts-Breda, ci sono delle offerte sul tavolo Finmeccanica
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