cronaca

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Presidio di protesta, questa mattina davanti ai cancelli della centrale da parte dei lavoratori di Tirreno Power, la centrale adi Vado Ligure sotto sequestro l'11 marzo, per 102 dei quali (dei due gruppi a carbone) è stata chiesta la cassa integrazione.

I sindacati avrebbero preferito un impegno per la cassa straordinaria anche per i lavoratori dell'indotto. I lavoratori dell'indotto, sostengono i sindacati, potranno usufruire della sola cassa in deroga con contributi della Regione, che non potranno coprire periodi che vanno oltre 3-4 mesi. Molta la tensione durante il lungo vertice in Prefettura anche perché i sindacati hanno chiesto all'azienda conferme sugli investimenti già annunciati in particolare per quanto riguarda la realizzazione del nuovo gruppo VL6 e su questi non sarebbero arrivate risposte certe da parte di Tirreno Power. Molto accesa la reazione dei dipendenti dell'indotto. Uno dei loro rappresentanti, Antonio Monaco della Uil, ha urlato sulla piazza durante il presidio: "Noi saremo sempre al fianco dei dipendenti della centrale perchè senza di loro le risposte nei nostri confronti saranno sempre nulle e senza di noi la loro battaglia non potrà essere vinta. Lo abbiamo già fatto 15 anni fa e continueremo a farlo anche ora: dobbiamo stare uniti perché il momento è drammatico per tutti".