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''Nessuno parla di abolire il Senato. Al posto di Renzi farei quello che sta facendo lui, lavorando con tutte le mie forze per superare il bicameralismo perfetto, diminuire il numero dei parlamentari, semplificare l'iter legislativo'', ma il Senato dovrebbe avere anche ''componenti eletti dai cittadini''.

Lo afferma il presidente del Senato Pietro Grasso in un'intervista a Repubblica dove avverte: ''Con un ampio premio di maggioranza e una sola Camera politica, il rischio è che possano saltare gli equilibri costituzionali e ridursi gli spazi di democrazia diretta''.

Il ddl del governo sulla riforma è atteso per lunedì, quando il testo dovrebbe passare sul tavolo del Consiglio dei ministri. L'ipotesi, che Grasso propone è quella di ''almeno un centinaio di senatori eletti a cui sono delegate funzioni legislative e di controllo di rilievo'', è riportata anche dall' Unità, che riferisce di un incontro a palazzo Giustiniani, una decina di giorni fa, tra il presidente del Senato e il ministro delle Riforme Maria Elena Boschi.


"La musica deve cambiare, sulle riforme il governo non molla".

Renzi lo dice rispondendo all'intervista di Grasso in cui chiede un Senato elettivo. "Capisco le resistenze di tutti, ma la musica deve cambiare. I politici devono capire che se per anni hanno chiesto di fare sacrifici alle famiglie ora i sacrifici li devono fare loro". "Ecco perché - continua Renzi - diciamo via le province, ecco perché la nuova riforma elettorale, ecco perché domani il governo presenterà il ddl costituzionale che dice basta al Senato che conosciamo adesso. E quindi riduzione del numero dei parlamentari, il più alto d' Europa, semplificazione del processo legislativo e dei poteri tra le Regioni e lo Stato".