
Ieri il Cda, sotto la presidenza di Gianni De Gennaro, ha esaminato la relazione del comitato, guidato da Giovanni Maria Flick e composto da Alberto Alessandri, Vittorio Mincato, Giorgio Sacerdoti e Angelo Tantazzi. L’istituzione del Comitato – che supporta il più vasto processo di riorganizzazione e ristrutturazione della governance, avviato da Finmeccanica con l’obiettivo “di rendere più efficace ed efficiente la gestione del gruppo”, ha già prodotto l’adozione di iniziative mirate a rafforzare il sistema dei controlli e la definizione di un nuovo modello organizzativo, per favorire una maggiore integrazione tra Finmeccanica e le proprie aziende. Nella sua relazione, il “Comitato Flick” ha riconosciuto che Finmeccanica ha avviato una profonda e positiva riforma del sistema di governance, che ha attribuito alla capogruppo un ruolo attivo e cruciale nella definizione di regole, assetti organizzativi, modalità operative e strumenti di controllo sulle attività delle aziende, evidenziando che “l’insieme delle iniziative adottate mostra coerenza e sistematicità”. Il comitato, poi ha formulato alcune raccomandazioni, subito recepite dal consiglio, il quale a sua volta ha dato mandato ai vertici aziendali di dare loro concreta attuazione.
Ma vediamo, nel dettaglio, le sette raccomandazioni formulate dal “Comitato Flick” a Finmeccanica: 1 Adozione di un Codice per l’integrità e anticorruzione del Gruppo Finmeccanica che sancisca, in modo completo e organico, i principi di integrità, trasparenza e prevenzione della corruzione, allineati alle migliori prassi internazionali, mirati a prevenire e contrastare i rischi di corruzione nelle attività di Finmeccanica e di tutte le società del Gruppo. 2 Costituzione, in attuazione del Codice, di un Comitato per l'integrità e anticorruzione (“Comitato del Gruppo Finmeccanica”) con competenza estesa a tutte le società del Gruppo e composto da soggetti in possesso dei requisiti di autonomia, professionalità e competenza, al quale dovrà essere affidato, tra gli altri, il compito di verificare l'adeguatezza del Codice ad assicurare standard di integrità e a prevenire la corruzione nonché di segnalare tempestivamente la necessità e/o l'opportunità di aggiornamenti o modifiche dello stesso. 3 Ridefinizione delle attività di audit e dei flussi informativi alla luce dell’accentramento nella Capogruppo dell'attività di auditing e al fine di migliorarne l'efficienza e l'efficacia. 4 Valorizzazione e gestione delle segnalazioni anche anonime prevedendo nel Codice opportuni strumenti di segnalazione (whistleblowing) e di assistenza ad amministratori, dipendenti e collaboratori (help-line) che la richiedano trovandosi in situazioni a rischio. 5 Adeguatezza del Sistema formativo rivolto ai membri degli organi sociali, al personale dipendente nonché a tutti i soggetti con i quali il Gruppo intrattiene rapporti contrattuali e differenziato in funzione del livello di esposizione al rischio di corruzione e in relazione alla natura del rapporto giuridico intrattenuto. 6 Manifestazione e diffusione dell’impegno pubblico anticorruzione e sostegno alle iniziative in materia da parte di Finmeccanica e delle società del Gruppo attraverso la partecipazione attiva agli organismi internazionali impegnati nella lotta alla corruzione e il sostengo alle iniziative anticorruzione a livello nazionale e internazionale. 7 Rafforzamento del sistema di Compliance a livello di Gruppo, con particolare riferimento alla “Trade Compliance” e all’anticorruzione potenziando l’attività di direzione e coordinamento della Capogruppo nelle stesse e dotandole di adeguati mezzi e risorse.
IL COMMENTO
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