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Raccoglie consensi nel gruppo “Per l’Italia” la proposta di riforma dei porti avanzata dal Partito Democratico:

Era ora che il Pd finisse con le sue divisioni sulla visione del sistema portuale italiano – spiega il senatore ligure Maurizio Rossi - Lo dissi tempo fa: senza un accordo nel primo partito italiano, con molte competenze peraltro nel settore portuale da presidenti di autorità, a politici, a "filosofi" non si sarebbe mai arrivati da nessuna parte con la riforma con grave danno per tutti gli operatori portuali e per l'adeguamento normativo necessario del Paese in linea con il resto dell'Europa. Non hanno certo fatto bene alcune politiche da caminetti che hanno fatto perdere molto tempo e rischiato anche di mettere in forte dissenso il Ministero con la Commissione”.

La proposta targata Pd prevede tra l’altro la riduzione del numero delle autorità portuali, una diversa classificazione dei porti, un impegno sull'autonomia finanziaria e sull'abbattimento della burocrazia, come spiegato ieri da Debora Serracchiani.

“Il pregio della proposta presentata ieri da Serracchiani e Filippi– aggiunge Rossi - è di aver riportato tutti su una unica strada, un passo determinante per andare ora avanti con le giuste proposte condivise direi da tutti i primari soggetti legati al settore sia nel Pd, in altri partiti che nelle associazioni di categoria. Da parte mia e del Gruppo per l'Italia ci sara' totale collaborazione. Ora: avanti tutta!”