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Forse sarebbero servite proprio le punizioni di Sinisa Mihajlovic per abbattere il tabù Lazio all'Olimpico.

La Sampdoria dei tempi recenti vede, infatti, nelle sfide romane contro i biancocelesti una specie di muro invalicabile, uno di quegli avversari contro cui fare punti è difficile, difficilissimo.


Negli ultimi 22 anni, infatti, la Sampdoria ha vinto solo una volta, nel 2005, 2-1 grazie a un gol lampo di Kutuzov e al raddoppio su rigore di Flachi. Prima l'ultimo successo era stato firmato da una doppietta di Renato Buso nel 1992: in mezzo e dopo solo 4 pareggi e tante sconfitte.

Era questo uno dei tanti motivi che Mihajlovic aveva per voler essere presente in panchina all'OLimpico: le voci che lo accostano alla società biancoceleste sono tante ed insistenti, così come quelle che lo riconducono alla Serbia o all'Inter, ma il tecnico negli allenamenti quotidiani a Bogliasco dimostra di essere ben sul pezzo e soprattutto i rumors parlano di un Mihajlovic che con la testa guarda già anche alla prossima stagione.

E in quest'ottica si potrebbero leggere le prove fatte a Bogliasco per sostituire Gastaldello infortunato: Mihajlovic ha provato Regini centrale, con Berardi a sinistra. Soluzioni, ipotesi non certo di uno che si avvicina al passo d'addio e che domenica, dalla tribuna dell'Olimpico non mollerà un attimo Nenad Sakic e il tattico Di Leo per guidare al meglio la sua Sampdoria.