cronaca

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Il manifatturiero ligure riscuote sempre maggiore successo in Russia.


Lo sostiene l'ufficio studi di Confartigianato che, su dati Istat, ha riassunto i dati percentuali nell'ultimo anno dell'export ligure. Export che, secondo Confartigianato, verso Mosca è cresciuto in media del 5,7%, passando dai 90 ai 95 milioni di euro, con un'incidenza che vale lo 0,2% del valore aggiunto regionale. "Nell'ultimo anno Savona e La Spezia sono protagoniste di una grande crescita dell'export verso la Russia - si legge nella nota di Confartigianato -: Nel Ponente ligure il volume d'affari passa dai 10,9 milioni di euro del 2012 ai 19,5 milioni nel 2013, registrando così un'espansione di oltre il 78%», precisa Grasso. Bene anche lo spezzino che va oltre il +300%: la merce esportata in Russia vale 9,6 mln di euro nel 2013 contro i 2,4 mln del 2012". Andamento in calo invece per Genova e Imperia: "nel 2012 il capoluogo ligure registrava un export da 69,7 milioni - prosegue la nota -, rispetto all'attuale business da 59,3 mln di euro (-14,9%). Anche nell''imperiese le esportazioni passano dai 7,1 mln di euro del 2012 ai 6,9 nel 2013, -3,4%". "La crisi tra Russia e Ucraina - ha detto Giancarlo Grasso, presidente di Confartigianato Liguria - rappresenta un grosso rischio anche per le nostre imprese manifatturiere, intervenendo su uno dei mercati più dinamici con il rischio di accentuare ulteriormente il rallentamento complessivo in corso".