cronaca

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Baby prostituti, in Procura si aggiungono altri due fascicoli choc: due nuovi filoni che dimostrano la pericolosità sociale che possono assumere web, social network e smartphone per i  giovanissimi. Il caso più allarmante è stato aperto nei mesi scorsi dal sostituto procuratore Piercarlo Di Gennaro, che ha iscritto nel registro degli indagati una decina di persone, 40enni e 50enni avrebbero abusato sessualmente di minori. Tutto comincia da alcune piattaforme e social network molto conosciuti. È così gli insospettabili pedofili  creano falsi profili, si fingono anche loro minorenni
e iniziano a stringere amicizia con queste ragazzine.

Altro fenomeno  scoperto sempre dagli investigatori della polizia postale è quello della compravendita e diffusione di video- hard o erotici, anche qui trastudenti minorenni genovesi.
È stato documentato, infatti, che molte ragazzine, anche per via della moda del “selfie”, preferiscono auto-riprendersi durante i primi focosi incontri con i fidanzati. Questi filmati poi vengono spediti anche a loro come ricordo. Nella maggior parte
dei casi restano nel telefono del compagno in altri, invece, diventano
oggetto di divulgazione agli amici.

Questa mattina intanto è previsto un summit al nono piano di palazzo di giustizia per fare il punto sull’indagine dei “baby gigolò”. Ad incontrarsi saranno i vertici della polizia postale con in testa il primo dirigente Giuseppe Gonan e il procuratore capo Michele Di Lecce, oltre al sostituto procuratore Piercarlo Di Gennaro che coordina l’inchiesta. Obiettivo di questo incontro è capire gli sviluppi del fascicolo che attualmente vede indagati una ventina di insospettabili per reati di sfruttamento della prostituzione, prostituzione minorile e violenza sessuale. Non è escluso che si decida di sentire anche queste persone, che formalmente non sanno ancora di essere iscritte nel registro degli indagati. Al vaglio della Procura c’è anche la posizione del “pied-a-terre” di San Martino che era utilizzato da alcuni di questi pedofili per gli incontri con i ragazzini. La Procura, secondo quanto riportato da Il Corriere Mercantile potrebbe chiedere il sequestro.