
Questo nuovo dispositivo è in grado di percepire forze provenienti da diverse direzioni e di diverse intensità, dal lieve tocco di una carezza, alle sollecitazioni più forti, esattamente come la pelle dell'uomo in natura; inoltre è adattabile alla forma delle superfici su cui viene posizionato.
Ciò che rende questo sensore tattile diverso da quelli già in commercio è il fatto che sia particolarmente adatto alla produzione su larga scala: i materiali di cui è composto sono tutti a basso costo ed è facilmente riproducibile.
Le potenziali applicazioni del nuovo dispositivo progettato dall’IIT sono numerose: ad esempio per sviluppare interfacce uomo/macchina intelligenti e per rivestire ambienti in cui si vuole ottenere un’interattività più naturale basata sul tatto, in particolare nei dispositivi “touch” di una casa o di un’auto. Oppure come tessuto “intelligente” indossabile, capace di leggere parametri vitali come il battito cardiaco o in applicazioni biomedicali, come ad esempio per restituire il senso del tatto tramite protesi di mano intelligenti.
IL COMMENTO
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