
"Se oggi c’è una persona ustionata ma viva credo che lo si debba alla tempestività e alla lucidità con cui l’infermiera presente le ha spento l’incendio di dosso. I pazienti sono stati trasferiti in altre parti dell’ospedale. Oltre alle procedure bisogna avere la lucidità e la freddezza per applicarle. Resta il dolore per una vita persa, bisognerà capire quanto accaduto", ha proseguito Montaldo.
A maggio era previsto il trasferimento dal DiMi all’interno dell’ospedale. "Comunque finché sono rimasti qui i pazienti erano in condizioni di sicurezza", dice Montaldo. Polemiche per il ritardo del trasferimento? "Non credo che questo sia il problema, il San Martino è in un processo di traslochi da tempo; c’è stata qualche resistenza a portare dentro i reparti universitari, ma non mi pare il momento per soffermarsi su queste polemiche. Spero che le cause non siano riconducibili a problemi strutturali".
IL COMMENTO
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