cronaca

2 minuti e 34 secondi di lettura
Altri esponenti di Forza Italia potrebbero entrare nell'indagine della Dda di Reggio Calabria che ha portato all'arresto di Claudio Scajola. La procura, secondo quanto si apprende, starebbe cercando di ricostruire la rete di legami tra Amedeo Matacena e altri membri del partito fondato da Silvio Berlusconi. L'ipotesi che è al vaglio degli inquirenti, dunque, è che la rete di cui avrebbe fatto parte lo stesso Scajola, potesse godere di ulteriori appoggi da parte di altri esponenti di Forza Italia.

Appoggi non legati necessariamente alla fuga di Matacena - latitante a Dubai e condannato in via definitiva a 5 anni per concorso esterno in associazione mafiosa - ma ad agevolare quel contesto imprenditoriale ed economico che secondo i magistrati è legato a sua volta alla Ndrangheta. Nelle carte a sostegno dell'ordinanza di custodia cautelare che ha portato in carcere tra gli altri Scajola e la moglie dell'imprenditore, Chiara Rizzo, vi sono infatti diversi omissis che potrebbero celare indizi su questi rapporti.

Dalla Francia è arrivato l’ok per l’estradizione di Chiara Rizzo. Con una piccola suspence perché il procuratore generale francese ha rilevato che il mandato di cattura europeo, trasmesso martedì scorso, fosse generico rispetto alla descrizione dei reati che le vengono contestati dalla Procura di Reggio Calabria. “Chiara Rizzo ha ribadito ai magistrati che lei voleva tornare in Italia – ha precisato Carlo Biondi, legale di lady Matacena – e cosi stava facendo quando è stata arrestata a Nizza. La Corte ha ritenuto quindi di poter procedere all’estradizione”. Questo velocizzerà i tempi per il rientro della moglie dell’ex parlamentare di Forza Italia.

Fermata dalla polizia francese in collaborazione con la Dia, arrivava da Dubai, dove si trova il marito latitante. Aveva fatto sapere di essere pronta a rientrare in Italia per "mettersi a disposizione della giustizia" e "chiarire tutto". Dall'ordinanza di custodia cautelare emergono dettagli "sull'occultamento delle reali disponibilità della famiglia Matacena" attraverso operazioni di fusione di società mirate a "schermare" i beneficiari.

Intervistato in diretta su Primocanale, Biondi ha sottolineato che “Chiara Rizzo si farà interrogare e chiarirà tutto. Sulla linea difensiva terremo conto del fatto che si tratta di una moglie e quindi il rapporto di coniugio e complicità è tutto ancora da valutare”. Intanto, potrebbero allungarsi i tempi per l'estradizione in Italia di Chiara Rizzo. La donna sarà estradata in Italia attraverso la frontiera di Pont Saint Ludovic, a Ventimiglia ma "non è probabile che questo avvenga domani", secondo quanto ha riferito l'avvocato genovese della donna, Carlo Biondi che è in contatto con l'avvocato francese Flory. La conferma dovrebbe arrivare in serata. La Corte d'appello del Parquet dunque non ha ancora deciso la data della consegna della detenuta alla Dia "anche se, verosimilmente - ha detto l'avvocato - la signora Rizzo potrebbe rientrare in Italia all'inizio della prossima settimana". Non è escluso che la decisione della data possa dipendere dal fatto che Chiara Rizzo venga inviata direttamente in carcere a Reggio Calabria.