cronaca

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L'esercito thailandese ha decretato la legge marziale nel Paese asiatico, al centro di nuove proteste e disordini sull'onda della recente destituzione della premier Yingluck Shinawatra. Le forze armate - per bocca di una tv da loro controllata - dicono di voler "restaurare la pace e l'ordine pubblico", dopo i 28 morti e le centinaia di feriti degli ultimi scontri di piazza, e negano che l'iniziativa sia la premessa di un nuovo colpo di stato.

Dopo aver decretato la legge marziale in Thailandia, l'esercito ha anche ordinato la censura di tutti i media. Dieci canali tv sono stati addirittura privati delle antenne di trasmissione. Intanto soldati e mezzi militari sono stati schierati in centro a Bangkok. Manifestanti hanno affermato di essere stati circondati in un quartiere della capitale dai militari.