Il piccolo Alessandro, il bimbo di otto mesi ucciso in un monolocale a Nervi la notte tra il 15 e il 16 maggio 2010, è stato ucciso tra la mezzanotte e le due e mezza, ora in cui Katerina Mathas, mamma di Ale, non era in casa, ma in giro per Genova alla ricerca di cocaina. E' quanto emerso nel corso dell'udienza del procedimento che vede imputata la donna, sotto processo per omicidio volontario in concorso.
In aula è stato sentito il medico legale Francesco Ventura che ha illustrato gli esiti dell'autopsia. ''Alessandro ha perso conoscenza subito dopo i colpi, poi è entrato in coma. Ha agonizzato per 15, al massimo 30 minuti, ed è morto per il trauma cranico con conseguente emorragia. E' stata un'azione ripetuta con diversi colpi, anche se quelli mortali sono stati due''.
cronaca
Omicidio del piccolo Ale, il medico: "Trenta minuti di agonia"
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