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Il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, al Festival dell'Economia di Trento, parla dello sciopero Rai e non risparmia toni duri: "La polemica-spiega Renzi- nasce da un finto problema. Diamo due possibilità: riorganizzare sedi regionali o vendere Raiway. Se fossi nel management ascolterei l’azionista.Si tratta di uno sciopero umiliante quando qui tutte le famiglie, nel Paese reale tirano la cinghia. Facciano e poi confrontiamo i numeri e quanto costano sedi regionali".

Poi si cambia argomento: "Partiranno domani le lettere ai sindaci «per chiedere di individuare sul loro territorio le questioni bloccate». I comuni avranno 15 giorni per comunicare dove ci sono interventi bloccati, o investimenti bloccati per interventi pronti a partire. Il tutto coordinato da una cabina di regia a Palazzo Chigi, con un responsabile ad hoc.

Tra gli annunci del presidente del Consiglio, anche quello delle riforme: «Dopo l’approvazione della riforma costituzionale in prima lettura, facciamo la riforma elettorale. Il voto delle ultime europee non cambia l’urgenza di approvare una nuova legge elettorale, anzi è un incentivo a farla subito. L’importante è che ci sia un ballottaggio in cui sia chiaro chi vince».

Sulla riforma del Senato: «La nostra proposta è costituzionalmente motivata e ispirata ad anni di dibattito. Una volta fatta la riforma e aver diminuito il numero dei politici, cambiamo il gruppo dirigente. E una volta che i politici iniziano a dare il buon esempio ci possiamo divertire».