cronaca

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Da sabato scorso il Carlo Felice è senza vertici: i mandati del sovrintendente e del cda infatti sono scaduti e dovrebbe pertanto essere assicurata solo l'ordinaria amministrazione in attesa del rinnovo delle cariche. In realtà, la Fondazione deve assumere alcune decisioni importanti come l'approvazione del consuntivo 2013, del nuovo Statuto e soprattutto la chiusura della trattativa con i sindacati sul piano triennale, passo fondamentale per accedere al prestito previsto dalla legge 'Salva Fondazioni'.

Il Teatro genovese dunque rischia una situazione di stallo da cui probabilmente uscirà nominando con urgenza un nuovo consiglio d'amministrazione secondo le vecchie regole che potrà rimanere in carica solo fino al 31 dicembre. In base alle nuove leggi, infatti, una volta approvato il nuovo statuto, gli organi in carica decadranno e dovranno essere sostituiti con nomine effettuate secondo le nuove regole. Ad esempio, nel nuovo consiglio d'indirizzo, la presidenza potrebbe essere ancora tenuta dal sindaco, ma questi potrebbe rinunciare a entrare in consiglio indicando un suo sostituto. E il Sovrintendente sarà nominato dal ministero in una rosa di tre nomi indicati dal consiglio stesso.

Se nei prossimi giorni il consiglio sarà rinominato dovrà anche scegliere il sovrintendente e anche in questo caso è ipotizzabile che per sei mesi venga rinominato Giovanni Pacor, in attesa di ridiscutere l'intero assetto della Fondazione con il nuovo anno. Intanto domani nuovo incontro fra Fondazione e sindacati per portare avanti la trattativa.