cronaca

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Si sblocca, almeno provvisoriamente, la situazione al Carlo Felice.



In una nota diffusa in giornata, il sindaco Marco Doria, nella sua qualità di presidente della Fondazione lirica genovese, ha informato che il Consiglio d'amministrazione e il sovrintendente Giovanni Pacor, il mandato dei quali è scaduto sabato scorso, sono autorizzati a continuare a lavorare in regime di prorogatio, a decorrere dall'8 giugno e per 45 giorni. In particolare, "il Sovrintendente Giovanni Pacor e il dott. Stefano Franciolini sono delegati alla trattativa sindacale in corso, nell'ambito della discussione del piano triennale di risanamento da predisporre ai sensi della legge Bray". Nella stessa nota, il sindaco ha informato di avere avviato le procedure per il rinnovo del Consiglio di Amministrazione che, una volta approvato il nuovo Statuto, dovrà comunque scadere entro il dicembre di quest'anno per consentire al Teatro di giungere alle nuove nomine con le nuove norme di legge. La precisazione del sindaco dovrebbe ricucire la frattura che si era creata nei giorni scorsi al tavolo sindacale quando Cgil e Cisl, non riconoscendo nel sovrintendente un interlocutore "autorizzato", avevano interrotto la trattativa sul piano industriale, chiedendo ufficialmente spiegazioni a Marco Doria. La trattativa riguarda del piano triennale previsto nell'ambito della legge Bray il cui nodo centrale è costituto dagli eventuali esuberi, tema questo su cui si è verificata la spaccatura tra i sindacati.