cronaca

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Prima il lungo interrogatorio, poi la confessione ripetuta davanti al PM: Carlo Lissi, già in stato di fermo con l'accusa di triplice omicidio, ha ammesso la sua colpevolezza e ha invocato per se stesso il massimo della pena. Dietro all'omicidio ci sarebbe l'amore segreto per una collega di lavoro. La donna, sentita dagli investigatori, ha confermato e ammesso che Lissi le si era dichiarato.

L'uomo, 31enne, si è reso protagonista sabato scorso del terribile omicidio della moglie Cristina Omes, 31 anni, e dei due figli, Giulia di 5 anni e Gabriele di 20 mesi, trovati sgozzati nella villetta di via Ungaretti dove viveva la famiglia. Dopo il delitto, Lissi era uscito per vedere la partita della nazionale, come nulla fosse. Una volta tornato, ha chiamato i Carabinieri per costituirsi. Sul posto stanno svolgendo ulteriori indagini i RIS di Parma.