cronaca

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La Dda di Genova segue la pista della criminalità organizzata calabrese operante nel levante ligure nell'ambito dell'inchiesta sul ritrovamento di armi e munizioni che era avvenuto nell'aprile scorso in un terreno di San Colombano Certenoli, comune della Valfontanabuona, nel chiavarese.


Lo ha detto il procuratore capo Michele Di Lecce il quale ha riferito che sulla custodia di una delle pistole è stata rilevata un'impronta digitale che ha permesso alla polizia, coordinata dal pm Alberto Lari, di risalire al proprietario che l'aveva ereditata dal padre e che ne aveva denunciato la scomparsa nel 2007. E' risultato che il padre l'aveva comperata nel 1976. L'arsenale, occultato in un terreno di quella zona, era composto da un fucile da caccia, da alcune pistole, da un'arma da guerra e da 800 munizioni e proiettili parabellum. Gli agenti della Squadra Mobile di Genova avevano ascoltato il proprietario del terreno dove erano state trovate le armi e l'uomo era stato poi indagato per porto abusivo di armi. Le indagini, che proseguono a tutto campo, avevano anche riguardato le frequentazioni dell'indagato. Il ritrovamento di una delle armi era stata fatta da un geometra che stava effettuando dei rilievi e che aveva chiamato la polizia. Gli agenti avevano poi trovato le altre armi e munizioni.