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Il ddl sulle riforme costituzionali sarà all'esame dell'aula del Senato dal 3 luglio 'qualora la commissione abbia concluso i suoi lavori'. Lo ha deciso la conferenza dei Capigruppo. Berlusconi lancia intanto la sfida a Renzi sul presidenzialismo: 'accolga la nostra proposta'. Il Cav sostiene che 'il Capo dello Stato è passato al di là delle funzioni previste dalla Carta' e ne suggerisce l'elezione diretta a suffragio universale come 'perno centrale' della 'riforma complessiva'. Assicura poi che 'manterremo gli impegni su titolo V, Senato e legge elettorale e li manterremo' e preannuncia un incontro fra Boschi e Romani per trovare un accordo 'altrimenti ci incontreremo con Renzi'.

"Il programma è che il presidente Romani si incontrerà con la signora Boschi, se l'accordo non verrà trovato ci incontreremo direttamente con Renzi". Lo afferma Silvio Berlusconi in conferenza stampa alla Camera. Grillo ci ruba la scena sulle riforme? "No, non abbiamo pensato a Grillo, Grillo ci fa paura e basta, non credo possa portare avanti un progetto serio", ha detto Berlusconi in conferenza alla Camera. "Assolutamente no, abbiamo preso un impegno sul titolo V, sul Senato e la legge elettorale e li manterremo", ha risposto Berlusconi a chi gli chiede se Fi appoggerà lo stesso le riforme nonostante non ci sia il presidenzialismo.

"Le riforme proposte dal governo senza presidenzialismo non risolvono i problemi, l'elezione diretta del Capo dello Stato è il vero ammodernamento dello Stato. Vogliamo le riforme, l'ho detto anche a Renzi, ma vogliamo che siano buone riforme per questo non possiamo accettare la proposta sulla composizione del Senato".

"Abbiamo un Capo dello Stato che è oggi passato al di là delle funzioni previste dalla Costituzione", un passaggio "che è diventato fisiologico": così Berlusconi in conferenza stampa alla Camera. "La riforma del Senato squilibra lo Stato a favore dell'Anci e lo consegna alla sinistra. Fi mantiene impegni con Renzi ma c'è ancora da trovare l'intesa sul sull'elezione dei senatori ed io sono sicuro che la troveremo".

"Renzi e il governo e la sinistra accolgano questa nostra proposta, allora noi ripresenteremmo gli emendamenti già presentati. Se ci fosse accordo su questi emendamenti, che si possono anche cambiare, si darebbe al Paese un sistema snello".