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"Il trasformismo politico, che speravamo fosse roba antica, oggi prende ancora campo". Liguria Civica con una nota entra nella vicenda che vede protagonista il vicepresidente del Consiglio regionale Massimo Donzella che ha comunicato di lasciare l'Udc per entrare nel Pd. "Con un passato operativo alla corte di Claudio Scajola in Forza Italia, già fa discutere col passaggio alla lista civica di Burlando con cui viene eletto in Regione nel 2010. Per completare il salto - prosegue la nota - si rende autore di un doppio carpiato da medaglia olimpica in piena bufera ‘Spese pazze’. All’indomani delle dimissioni di Claudio Monteleone, con mossa da stratega e con la regia di Burlando, si affilia all’Udc ottenendo in cambio la vicepresidenza del Consiglio. Risultato: il governatore fa l’en plein con Boffa (Pd) presidente e il ‘suo’ Donzella sulla poltrona di vice".

Per Liguria Civica "il politico sanremese trova il modo con cui ricambiare la cortesia durante la campagna per le primarie del Pd a Sanremo. Promuove infatti  l’asse Burlando-Paita sostenendo la candidatura di Alessio Cavarra, poi sconfitto dal cuperliano Lunardon. Un impegno nella logica di quel vecchio sistema politico tanto caro ai vecchi mestieranti del voto: io ti do un posto e tu cerchi voti per me e per i miei fedeli".

"Donzella oggi è chiamato a restituire ulteriormente il favore schierandosi apertamente con Raffaella Paita, erede designata dal governatore Burlando alla guida della Regione nel 2015. E per saltare sul carro in corsa (la storia dirà se vincente) Donzella rompe gli indugi e completa il salto passando ufficialmente nel Pd". Per questo motivo Liguria Civica chiede "le sue dimissioni da vicepresidente del Consiglio regionale, ritenendo incompatibile per la stessa forza politica (il Partito Democratico) la doppia poltrona al vertice del Consiglio regionale", conclude la nota.