Cronaca

1 minuto e 25 secondi di lettura
Persino il progetto “Rinascere con Montalto” piccolo centro dell’imperiese, ha avuto un punteggio superiore, ed è stato quindi finanziato. Ce sono 74 di progetti ritenuti più idonei e prioritari per garantire la sicurezza ai liguri, prima di quello che prevedeva l’installazione di un sistema satellitare sui taxi di Genova. Di questi 74, 51 hanno ottenuto finanziamenti: si va dall’“Educazione alla legalità e alla convivenza democratica”, di Camporosso a cui sono andati 45 mila euro, al progetto Lapis di Cairo Montenotte. E poi Savona città sicura, 100 mila euro, il centro polifunzionale al Lagaccio di Genova, altri 100 mila euro. Addirittura la Casa del Mugugno di Genova, a cui sono finiti 21 mila euro. Nonostante la giunta Biasotti, d’accordo con la prefettura, avesse stanziato 3 milioni di euro proprio per i taxi, ad oggi non se n’è fatto nulla. La nuova giunta regionale -ha denunciato Biasotti- ha preferito investire quei soldi diversamente: "Il tema della sicurezza si è frantumato in mille interventi di poco conto -ha detto- mentre il nostro obiettivo era quello di installare telecamere e i sistemi satellitari sui taxi, dopo i numerosi episodi di cronaca degli ultimi tempi, alcuni anche mortali". L’assessore regionale alla sicurezza Claudio Montaldo ha però assicurato: presto sarà stanziato un finanziamento specifico per i tassisti. “Entro l’anno i finanziamenti saranno deliberati”, ha detto. La spesa prevista dai tassisti è di circa 600, 700 mila euro: insieme al satellite verrebbe installato sulle auto un pulsante nascosto, da attivare in caso di necessità per lanciare una richiesta di aiuto e permettere la localizzazione della vettura da parte delle forze dell'ordine. (Davide Lentini)