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Dopo sette anni "Teatri Possibili della Liguria" si trasforma in "Teatro Pubblico Ligure" con un progetto ambizioso che punta a dialogare con le altre strutture simili del territorio nazionale.


Un progetto che mantiene ben salda l'idea di base quella "barca leggera con cui siamo salpati", spiega Sergio Maifredi, direttore artistico assieme a Corrado D'Elia, ovvero la scelta di dare vita a veri progetti teatrali e non spettacoli singoli. "Il progetto è cresciuto e si rapporta agli altri soggetti sullo stesso piano - spiega Maifredi - e continuiamo a creare progetti leggeri che vanno a dialogare con quei comuni, quei festival che accolgono il nostro modo di fare teatro". Progetti che, in questi sette anni sono diventati un marchio, come i "Dialoghi sulla rappresentazione", "Odisseo un racconto mediterraneo", il "Festival Grock" o i "Frantoi dell'arte", che sono ormai arrivati alla sesta o alla settima edizione. Con queste prospettive, quindi, il "Teatro Pubblico Ligure" inizia una lunga serie di appuntamenti su tutto il territorio nazionale "Il progetto parte ora nelle Marche, a Macerata, con 'Odisseo, un racconto mediterraneo' - spiega Maifredi - ma abbiamo circa 40 date di cui una ventina in Liguria. E poi la partecipazione ai festival nazionali, quello di Gibellina, il Teatro Greco di Tindari, al Festival la Versiliana e ai Teatri Romani delle Marche". A questa attività si affianca anche quella della valorizzazione di una rete degli antichi teatri romani in Liguria. "Abbiamo dato vita al Progetto Star, Sistema Teatri Antichi Romani- continua Maifredi - penando al patrimonio artistico della nostra regione. La Liguria ha i resti di tre importanti teatri, Ventimiglia Albenga e Luni, e noi stiamo lavorando con la sovrintendenza e i comuni - conclude Maifredi - per valorizzarli, raccontarli al pubblico e riportarli alla loro funzione originaria, di luoghi dove fare spettacolo".