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"Non ho parlato direttamente al telefono, stavo solo aiutando mia moglie che non riusciva a vedere bene. E stava operando su un conto corrente non sequestrato, per esigenze quotidiane": è quanto dichiarato dall'ex presidente di Banca Carige Giovanni Berneschi, arrestato un mese fa nell'ambito dell'inchiesta sulla maxi truffa ai danni dell' istituto di credito genovese, nel corso dell'udienza davanti al Tribunale del Riesame.

I giudici si sono riservati di decidere sulla richiesta avanzata dal difensore di Berneschi, l'avvocato Maurizio Anglesio, che ha chiesto la revoca della detenzione in carcere. L'ex presidente era stato colpito in un primo momento dalla misura di custodia cautelare ai domiciliari che era poi stata aggravata perché era stata intercettata una telefonata della moglie di Berneschi nella quale si sentiva anche la voce del marito che dava delle indicazioni su una operazione bancaria.