
"I rifiuti non devono più essere visti come un problema ma come un'opportunità, secondo gli orientamenti dell'Unione Europea, che punta a promuovere l'economia circolare, il recupero di materia spinto - ha detto l'assessore all'Ambiente Valeria Garotta - Dobbiamo sentire tutti la raccolta differenziata non solo come un obbligo di legge ma come un obbligo morale. Oggi la raccolta differenziata a Genova è poco sotto il 35%, il Piano regionale dei rifiuti prevede l'obiettivo del 50% al 2016 e del 65% nel 2020".
A luglio 2014 partirà la fase uno della raccolta porta a porta dell'umido in 600 utenze commerciali cittadine, a dicembre 2014 la fase due in circa 1.600 bar, ristoranti e mense, a settembre 2014 inizierà la raccolta di prossimità dell'umido per le utenze domestiche con l'obiettivo di estenderla in tutta la città entro il 2015. Entro il 31 dicembre 2014 Amiu Spa dovrà presentare un piano per realizzare almeno un'isola ecologica per ogni Municipio genovese: "Basta con i territori che dicono: nel mio non si fanno isole ecologiche" - afferma Garotta -.
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo