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"Non mi pare ci sia una grande passione delle Regioni a partecipare ai lavori di interesse nazionale"
. Cifre alla mano il senatore Maurizio Rossi del Gruppo Misto-Liguria Civica, interviene sulla proposta di riforma del Senato. "Da una ricerca sul sito della conferenza Stato Regioni sulla presenza dei Presidenti alle riunioni nel 2013 si evince" osserva "che le riunioni hanno avuto una media sulle presenze di circa 7,8 Regioni per ogni conferenza. I presidenti hanno partecipato pochissimo, quasi sempre sostituiti da assessori". "Al di là del fatto che sono terrorizzato, se penso alla mia Liguria, di chi possa rappresentarla a Roma, mi chiedo" prosegue il senatore ligure "se chi sta manovrando la riforma sia al corrente della 'passione' con la quale già i presidenti delle regioni o loro rappresentanti hanno partecipato alle sole 17 assemblee del 2013. La media sulle presenze per la Liguria è di poco sopra il 50%".


"Il presidente Burlando" precisa ancora Rossi "ha partecipato a una sola su 17 convocazioni. In sua vece alcuni rappresentanti liguri hanno partecipato altre 8 volte. In pratica, almeno otto volte la Liguria è stata assente al tavolo della Conferenza Stato-Regioni". "Con questa 'passione' mi domando proprio come si possa immaginare di affidare a questi 'politici' la vita del Senato. E mi chiedo se i partiti selezioneranno i consiglieri/senatori tra ex inquisiti, membri del clan "spese pazze", ex presidenti di Regione ed ex trombati", conclude il senatore Rossi.