
Nell'ambito della stessa indagine la Guardia di Finanza di Palermo, sotto il coordinamento della direzione distrettuale antimafia, aveva sequestrato - circa un anno fa - oltre 50 milioni di euro a un gruppo imprenditoriale di Palermo che ha curato, fra gli anni '80 e '90, la metanizzazione di diverse aree del territorio siciliano. Il gruppo, secondo l'accusa, aveva ottenuto 72 concessioni per la metanizzazione della Sicilia e dell'Abruzzo grazie anche ad appoggi politici forniti dall'ex sindaco di Palermo condannato per mafia, Vito Ciancimino. Nel mirino degli investigatori sono finite le imprese, ritenute vicine alla criminalità organizzata, che in sub appalto eseguivano i lavori di realizzazione della rete del gas.
"Il commissariamento di Italgas disposto dalla sezione di misure di prevenzione patrimoniale del Tribunale di Palermo, conferma quanto sia ancora forte e diffusa la capacità di condizionamento di Cosa Nostra e quanto sia urgente adeguare la normativa sugli appalti pubblici per evitare forme sempre più sofisticate di inquinamento dell'economia legale". Lo afferma la presidente della Commissione Antimafia, Rosy Bindi.
IL COMMENTO
Dai dazi di Trump al voto per Genova, quando il mondo va alla rovescia
"Ti ricordi Bilancia?" 17 vittime scelte per odio e per caso