cronaca

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"Siamo disperati e inermi, stiamo attendendo il nulla osta del ministero all' utilizzo del satellite per localizzare i cellulari. Senza autorizzazione non è possibile attivare questo tipo di rilevamento. Ma temo sia tardi, non ho più speranze di ritrovarli vivi, è passato troppo tempo". Così manifesta la propria disperazione Nicola Rollando fratello di Ferdinando, scomparso con un quindicenne mercoledì scorso sul Monte Bianco.

"Mio fratello conosceva il Monte Bianco come le sue tasche - continua Nicola - basti pensare che in un anno lo ha scalato ben 50 volte e il percorso tra l'ultimo bivacco e la cima era riuscito a farlo anche due volte in un giorno".

Resta da capire perché i dispersi non avessero i rilevatori, ma Nicola spiega così il particolare: "Di solito si usa solo in inverno in presenza di rischio valanghe". "Mio fratello è uscito con il suo giovane amico francese alle 5 di mattina di mercoledì scorso - racconta Nicola Rollando - un orario insolito in quanto per la scalata si lascia il rifugio Gonnella intorno alla mezzanotte evidentemente Ferdinando ha atteso di essere sicuro sul tempo. I soccorsi sono scattati quando il padre del ragazzo ha dato l'allarme non avendo più contatti con il figlio, hanno percorso il tragitto tra il Gonnella e l'ultimo bivacco e poi salendo fino alla vetta, su due versanti, senza trovare traccia".