cronaca

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Il forte vento che ha soffiato per tutta la notte e per parte della mattina sull'isola del Giglio ha rallentato ulteriormente le operazioni di rigalleggiamento che, per la seconda notte consecutiva, sono state sospese per alcune ore. Nonostante ciò, sostiene Costa, "prosegue il lavoro dei sommozzatori per il collegamento delle ultime catene e dei cavi". Allo stato attuale, spiega la società, restano da collegare due catene e quattro cavi relativi a tre cassoni sul lato di dritta. Solo quando sarà terminata questa fase inizierà il rigalleggiamento vero e proprio, con la nave che dovrà emergere dall'acqua di altri 15 metri. E per questo otrebbe slittare a martedì la partenza della Concordia dal Giglio. Lo ha detto il capo della Protezione Civile Gabrielli sottolineando che l'eventuale posticipo di 24 ore della partenza per Genova, dovuto sia alle condizioni meteo previste per lunedì sia ai rallentamenti alle operazioni di collegamento delle catene che devono sostenere i cassoni. I problemi nei collegamenti dei cavi e delle catene che sostengono i cassoni e il forte vento di maestrale "che non hanno la benché minima incidenza sul progetto complessivo e sulla stabilizzazione della nave", ha precisato il capo della Protezione Civile, hanno fatto slittare i tempi del rigalleggiamento vero e proprio di circa 24 ore. Dunque la nave comincerà a salire non più domani ma sabato. Inoltre è previsto un peggioramento meteo proprio nella giornata di lunedì: "le condizioni meteo attese, che saranno affinate nelle prossime ore, non sono proprio positive". Dunque, ha concluso Gabrielli, "il combinato disposto tra le problematiche tecniche e il peggioramento meteo, ci portano a dire che lunedì resta il nostro obiettivo ma non escludiamo che possa essere martedì la giornata della partenza".

"Conoscevamo le difficoltà dell'operazione e infatti abbiamo sempre ripetuto che è impossibile dare delle tempistiche precise". Franco Porcellacchia e Sergio Girotto, i due ingegneri responsabili del progetto di rimozione della Concordia, continuano a mostrarsi fiduciosi nonostante i ritardi e ribadiscono che ogni giorno vengono fatti "progressi significativi". Allo stato, hanno spiegato i tecnici, per dare il via al rigalleggiamento vero e proprio, restano da collegare 2 catene e 4 cavi a 3 cassoni sul lato di dritta. È invece stato risolto un problema con una terza catena, che era rimasta bloccata ed è ora invece collegata al cassone di riferimento.

I consulenti della procura di Grosseto saranno all'Isola del Giglio, con il procuratore capo Francesco Verusio e alcuni membri del pool di magistrati che ha coordinato l'inchiesta sul naufragio della Costa Concordia, quando la nave salperà dall'Isola. I consulenti controlleranno eventuali sversamenti di materiale e possibili incidenti. "Si chiude un capitolo importante - ha detto Verusio - che ci ha visto impegnati per due anni e mezzo. Ci andrò perché voglio esserci". Oggi intanto a Grosseto, in Prefettura, riunione di coordinamento per le misure di sicurezza relative al trasporto del relitto fino a Genova. Tra le misure adottate, si spiega in una nota, previsto "anche uno specifico servizio di vigilanza che verrà attuato da mezzi navali delle forze di polizia, che percorreranno una rotta parallela a quella del relitto, entro le 12 miglia, effettuando un pattugliamento lungo tutto il percorso fino all'entrata nel porto di destinazione". Alla riunione hanno preso parte i prefetti di Grosseto, che la presiedeva, di La Spezia e Livorno, i viceprefetti reggenti di Genova e Pisa, i viceprefetti vicari di Lucca e di Massa Carrara, oltre ai rappresentanti delle forze di polizia delle città interessate, il direttore marittimo della Toscana, nonchè rappresentanti del dipartimento della Protezione civile e di Costa.