economia

1 minuto e 6 secondi di lettura
Il no al dissequestro della centrale Tirreno Power di Vado Ligure giunta questa mattina resta l'elemento economico più rilevante della giornata savonese. La preoccupazione è evidente nelle parole del presidente dell'Unione Industriali, Elio Guglielmelli:

“Questa notizia è per noi motivo di grande preoccupazione. Ritenevamo e tuttora riteniamo valido il progetto e, alla luce dei previsti interventi di ambientalizzazione, confidavamo in un esito del tutto differente. La decisione di mantenere sotto sequestro la centrale di Tirreno Power di Vado Ligure rappresenta un duro colpo per il mondo dell'industria e per tutto il territorio, con conseguenze negative per l'azienda, per i lavoratori, e per l'indotto. Ancora una volta, spiace vedere che gli sforzi della Società, che negli ultimi mesi si è costantemente assunta impegni importanti per venire incontro alle richieste delle istituzioni, non siano stati tenuti nella giusta considerazione.
È indubbio che le ricadute negative, sotto il profilo economico, occupazionale e produttivo, saranno pesantissime" afferma il massimo esponente dell'associazione.

Lo stesso Guglielmelli aggiunge: "Gli effetti potrebbero essere devastanti. Stupisce, inoltre, che in tutta Italia e in buona parte d'Europa, nella produzione termoelettrica a combustibile fossile, i limiti cui si sarebbe autonomamente sottoposta Tirreno Power non sono imposti praticamente ad alcuno, mentre a Savona si ritiene di richiedere molto più, e comunque sembra non bastare".