
Lo skyline del porto che parte dalle gru di Voltri segue le acciaierie, si introduce nel grappolo di mezzi grattacieli di san Benigno per poi incantarsi tra i campanili della Commenda, delle Vigne, di San Lorenzo e del Gesu', di San Donato e Santo Stefano, che sale a Santa Maria di Castello e ancora sul grattacielo di Piacentini, per poi scendere sulle forme delle navi ormeggiate alle Riparazioni e sui padiglioni della Fiera, oggi e' piu' ricco.
La Concordia sta li' è si muove. Dal mare finira' al Vte nel ponente degli acciai, poi passera' nelle mani degli artefici della vivisezione navale. La vedremo per ventidue mesi e diventera' una figura amica. Ci ricordera' che su quella elegante casa delle vacanze si e' consumata una spaventosa catastrofe del mare, ma servira' anche a restituire alla citta' delle navi e al piu' importante porto del Mediterraneo l'orgoglio delle competenze dell'uomo. Sara' un'isola della rinascita.
IL COMMENTO
Le strade dei “ragazzi partigiani” che raccontano gli eroi del 25 aprile
Ti ricordi Sergio Castellaneta, un anticipatore populista e non solo