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Il risultato, se rapportato soprattutto alla popolazione della regione, è di quelli davvero importanti.

La Liguria ha, quest'anno, cinque squadre professionistiche: Genoa e Sampdoria in serie A, Spezia ed Entella in B, Savona in Lega Pro. Una situazione straordinaria, unica nella storia del calcio ligure che testimonia anche la bontà del lavoro svolto finora dai dirigenti delle società regionali.

E che in Liguria si faccia calcio davvero in modo importante lo testimonia il confronto con le realtà delle altre regioni. 101 le squadre professionistiche al via, dopo la riforma della Lega Pro e dopo l'autoriduzione della serie B a 21 squadre e solo due regioni non saranno rappresentate, Molise e Valle d'Aosta.

Il record spetta alla Lombardia con 16 squadre, seguita da Emilia con 12, Toscana e Campania con 11. Ma dietro al Veneto, con 8 squadre c'è anche la Liguria, al pari di Puglia, Calabria, Lazio e davanti, ad esempio, a Sicilia e Piemonte. La proporzione numerica "bacino d'utenza-squadre professionistiche" è evidente e certifica il lavoro soprattutto delle dirigenze di squadre partite dalle serie inferiori ed arrivate in pochi anni al palcoscenico professionistico. E in una regione afflitta da una profonda crisi in diversi settori non è certo cosa da poco.