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"Noi siamo pastori e non abbiamo formule politiche - riflette Bagnasco - ma chiediamo che la comunità internazionale alzi la voce in maniera concorde contro le persecuzioni ai danni di tutte le minoranze religiose, in questo caso cristiane". "Servono misure - prosegue il Cardinale - per ripristinare il diritti umani violati, ma il mondo è distratto. Professare la propria fede è un diritto senza cui sono inutili gli altri diritti".
Una persecuzione che Bagnasco invita a cogliere come occasione per "risvegliare in occidente la coscienza del dono della fede, la bellezza e la gioia di una testimonianza coraggiosa e convinta". Confermata la disponibilità ad accogliere i rifugiati cristiani con l'organizzazione della Segreteria di Stato vaticana e della Nunziatura di Baghdad. "Speriamo siano soste brevi e che queste persone possano tornare in pace nelle loro terre".
IL COMMENTO
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