
L'assassino indossava un abito mimetico e aveva il volto travisato da una maschera filtro e degli occhiali da sole. L'efferato omicidio è avvenuto nella tavernetta di una villa dell'Eur. All'arrivo dei poliziotti, l'uomo si è scagliato loro contro ed è stato freddato da un colpo di pistola al cuore esploso da un agente. E' morto in ospedale poco dopo. Aveva 35 anni, italiano, ed era vestito come una sorta di personaggio horror. Dopo averla uccisa, l'assassino voleva fare a pezzi il cadavere della donna.
All'arrivo degli agenti in terra c'era una lunga scia di sangue, probabilmente il corpo della donna era stato trascinato. Nella tavernetta c'era ancora l'assassino A chiamare il 113, intorno alle 10.45, sono stati alcuni vicini che hanno sentito grida e trambusto dal seminterrato della villetta. Giunti sul posto gli agenti hanno trovato la porta dell'abitazione chiusa e i vigili del fuoco hanno dovuto aprirla con la forza. L'assassino si è scagliato contro gli agenti con la mannaia insanguinata. La polizia ha sparato per difendersi. La donna decapitata è un'ucraina di 42 anni.
L'assassino era un amico dei proprietari della villetta ed era ospite da circa un paio di mesi nell'abitazione. Quando la famiglia dei proprietari è partita per le vacanze, lui è rimasto in casa. Gli uomini della squadra mobile di Roma stanno completando la perquisizione nella speranza di trovare elementi che possano far capire il perché del gesto. Tra lui e la donna uccisa, non ci sarebbe infatti alcun rapporto pregresso. Né ci sarebbero state da parte della donna denunce per stalking, minacce o altro. Sulla vicenda sono al lavoro gli inquirenti della Procura di Roma coordinati dal procuratore aggiunto Pier Filippo Laviani.
IL COMMENTO
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