cronaca

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 "Passare dalla cultura ambientale dei 'no' a quella del fare. Liberare i fondi dalla burocrazia, puntare sulla prevenzione". E' la ricetta di Gianluca Galletti, Ministro dell'Ambiente, che in un'intervista al Resto del Carlino traccia la strada da intraprendere contro il dissesto idrogeologico. Meno cavilli, meno autorizzazioni e più fondi in modo che le Regioni siano abilitate a intervenire rapidamente.

"Un problema immane - dice il ministro - meno prevenzione facciamo più il dissesto si produce. Prevenire costa otto volte meno che intevenire nelle emergenze". Che quest'anno non sono mancate, soprattutto in Emilia Romagna e nelle Marche, con la disastrosa alluvione del Secchia nel modenese e quella del Misa a Sanigallia. Più le frane e le bombe d'acqua.

Il ministero è pronto a sganciare 8,8 milioni all'Emilia Romagna e 4,7 alle Marche in opere idriche. E nello 'Sblocca Italia' le nuove norme per velocizzare le procedure: "Per varie opere abbiamo disposto che sia necessaria un'unica autorizzazione che assorbe tutte quelle precedenti, e ne abbiamo attribuito i poteri ai presidenti delle Regioni".

Ad esempio, per intervenire sull'argine di un fiume non occorreranno più il permesso della Soprintendenza e le numerose autorizzazioni della Provincia e dei Comuni: sarà il presidente della Regione a poter dare direttamente il via.