La premessa è d’obbligo: nessun dubbio sulla correttezza dei comportamenti delle persone. Ma ci sono delle coincidenze che inducono a ritenere come il dossier relativo alla Gronda di Genova stia pericolosamente incrociando quello riguardante l’alleanza di Alitalia con il gruppo Etihad, in dirittura d’arrivo ma ancora oggetto di alcune controversie. Perché questo accostamento fra vicende che apparirebbero lontane anni luce? Diverse sono diverse, ma i punti di contatto non mancano.
Tutto comincia quando, davvero all’improvviso e contro ogni sua stessa affermazione precedente, il ministro Maurizio Lupi se ne esce così: “Tutti i soldi per la Gronda di Genova non ci sono, perché in un momento del genere non si possono aumentare i pedaggi del 20%”. Rincaro a regime e spalmato nell’arco degli anni necessari a costruire l’opera, sia chiaro. Ma questi “particolari” non sono sufficienti a far rivedere la posizione del ministro. Tutti malignamo, e in qualche modo la tesi viene accreditata anche politicamente, che il gioco sia quello di allungare la concessione in capo ad Autostrade per l’Italia, la società che deve fare quell’investimento sulla base del contratto stipulato con lo Stato. Rientrando della spesa appunto attraverso il graduale aumento dei pedaggi, fino a quella soglia del 20% diventata così indigesta per il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture.Sarà anche così, ma Lupi quell’improvviso ripensamento sui sacrifici da chiedere agli italiani per finanziare la Gronda ce l’ha mentre ancora infuriano le polemiche intorno al futuro di Alitalia.
E qui spuntano alcune coincidenze. Perché un azionista forte della compagnia aerea è il gruppo Atlantia, che ha pure in portafoglio Aeroporti di Roma, la società che gestisce gli scali della capitale. Soprattutto, però, ad Atlantia fa capo anche Autostrade per l’Italia. E sapete chi è l’amministratore delegato sia di Atlantia, la holding, sia di Autostrade? Giovanni Castellucci, il top manager che prima della frenata attuale ha detto sì alla Gronda e ha persino finanziato il debat public voluto dall’allora sindaco di Genova Marta Vincenzi. Dibattito dal quale è uscito un tracciato dell’opera come non piace ad Autostrade. Anzi, forse il più sgradito. Dal che una malignità: forse quel gesto che apparve quasi di “magnanimità” fu in realtà un po’ “peloso”, cioè il vero inizio dello stop all’infrastruttura.
Coincidenze, solo coincidenze, nient’altro che coincidenze tutto l’incrociarsi di ruoli. Ma una domanda sorge spontanea: politicamente davvero non hanno avuto alcun peso nel provocare la nuova posizione del ministro Lupi? Oh, c’è un altro elemento di cui tenere conto. Nel fallimentare incontro romano dei vertici della Regione Liguria con gli stessi Lupi e Castellucci sulla Gronda, l’unica “garanzia” strappata da Genova è la convocazione “entro ottobre” della Conferenza dei servizi, per il definitivo via libera al progetto. Questo, almeno, è ciò che avrebbe detto il ministro.
Il diavolo, però, sta nei dettagli. La convocazione della Conferenza deve chiederla Autostrade e deve farla il ministro. Ma c’è pendente un ricorso al Tar del Lazio da parte della società concessionaria contro alcune prescrizioni sul progetto. La Conferenza potrebbe iniziare a lavorare stralciando i punti oggetto di controversia legale, ma - pur augurandoci di perderla - azzardiamo una scommessa: siccome il pronunciamento della magistratura amministrativa difficilmente arriverà nei prossimi 50 giorni, sentiremo il ministro Lupi dire che lui la Conferenza la convocherebbe, ma che i suoi uffici lo sconsigliano, anzi gli dicono proprio di no, perché bisogna aspettare l’esito del ricorso. Il quale, comunque vada, mica chiuderà la partita. Perché c’è sempre il Consiglio di Stato al quale appellarsi. La Gronda di Genova aspetti pure.
politica
La Gronda di Genova e quegli incroci pericolosi
3 minuti e 17 secondi di lettura
Sponsorizzata
Venerdì 18 Aprile 2025
Centinaia in coda dalle 6 del mattino per il rinnovato store Apple a Genova
Ultime notizie
- Porti, zona logistica semplificata di Genova sarà estesa a Savona, Vado e in Piemonte
- Incidente mortale a Garlenda: la vittima è Massimo Caliciuri, travolto dal suo furgone
-
Cep Pra', viaggio nel nuovo Poliambulatorio della Asl3
- Violentò anziana a Genova, trovato quattro anni dopo e arrestato
- Genoa, ecco le date dei nuovi anticipi e posticipi dei rossoblù contro Como e Milan
-
Cep Pra', l'assessore Costa s'impegna: "Diventerà un posto bello in cui vivere"
IL COMMENTO
Sindacalista aggredito, Genova merita di sapere la verità
Genova e il Turismo, un rapporto complesso con i camerieri