cronaca

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Quattro carabinieri sono stati accoltellati nel pomeriggio a Roma da una persona - uno squilibrato, secondo quanto si è appreso - che è stata arrestata con l'accusa di tentato omicidio. Il fatto è avvenuto in piazza della Libertà al quartiere Prati.


Secondo quanto si apprende in ambienti investigativi, l'ufficiale dell'Arma accoltellato insieme a due sottufficiali è il tenente colonnello che comanda il Nucleo radiomobile della capitale.

Oltre al comandante del radiomobile anche tre sottufficiali intervenuti per bloccare l'uomo armato di coltello e martello. Il ferito più grave sarebbe il tenente colonnello: ha riportato lesioni all'addome e al fianco ed è ricoverato in codice rosso al Santo Spirito. Sempre al Santo Spirito un altro militare è ricoverato in codice giallo per ferite multiple. Gli altri due carabinieri si trovano al San Carlo di Nancy in codice verde con ferite superficiali. Nessuno è in pericolo di vita.

L'aggressore era armato con un martello e un coltello. L'uomo è un clochard tedesco: aveva minacciato alcuni passanti e per questo è stato chiamato il 112. I primi due militari accorsi lo hanno fermato per un controllo ma l'uomo ha reagito colpendoli con un martello. Quando è arrivata l'altra pattuglia ha tirato fuori il coltello e ha iniziato a colpire i militari che sono riusciti comunque a bloccarlo.

"Siamo tranquilli e sereni". Questo hanno detto due dei carabinieri aggrediti, quelli con le ferite piu' serie ricoverati al Santo Spirito, al comandante provinciale di Roma colonnello Salvatore Luongo che gli ha fatto visita assieme al comandante generale dell'Arma Leonardo Gallitelli. "Nessuno ha usato armi. I colleghi hanno cercato di tutelare le numerose persone presenti in strada per evitare ogni allarmismo. Per fortuna nessuno dei carabinieri è rimasto ferito in modo grave", aggiunge Luongo.

"Sono preoccupata per il ferimento dei Carabinieri avvenuta poco fa a Roma e porto loro la mia solidarietà. Attenzione a non far montare un clima d'odio contro le Forze dell'ordine". Lo ha detto il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, nel corso della registrazione del programma Porta a Porta, in riferimento anche alla vicenda del ragazzo ucciso dal Carabinieri a Napoli.