“Questo progetto da noi battezza familiarmente “Dati puliti” assume una particolare rilevanza per la diabetologia – approfondisce Antonio Ceriello, presidente AMD – In questi anni l’Italia si è contraddistinta a livello internazionale per aver realizzato un database inestimabile di informazioni su come si operi in termini di assistenza e cura alle persone con diabete in Italia: il database degli Annali AMD, realizzato dalla nostra società scientifica”.
I centri diabetologici che aderiscono agli Annali AMD sono quasi 320, all’incirca il 50% di quelli presenti sul territorio nazionale, i quali raccolto dati utili su circa 500 mila persone con diabete. Carlo Giorda, Presidente Fondazione AMD, si è detto soddisfatto del lavoro compiuto sino adesso, anche se ci sono ancora enormi margini di miglioramento: “La raccolta, svolta a partire dal 2004, ha permesso ad AMD di dimostrare come la sola azione di misurare le attività di cura che si attuano ogni giorno su ogni persona con diabete. Non solo ma pochi mesi fa abbiamo pubblicato uno studio che dimostra come questa attività comporti anche importanti risparmi economici, perché si offrono cure maggiormente appropriate con riduzione delle complicanze della malattia.
Le potenzialità del progetto sono enormi ma, senza l’aiuto di tutti i diabetologi italiani, non sarà possibile utilizzare e sfruttare sino in fondo le risorse. Mario Merlo, Direttore Business Unit Diabete di Sanofi Italia, ha approfondito la questione relativa alle cartelle cliniche informatizzate: “Rappresentano un importante passo avanti per l’intera comunità diabetologica italiana e per i pazienti stessi: la corretta acquisizione dei dati e dei parametri che vanno ad alimentare queste cartelle offre numerosi vantaggi. Sanofi crede fortemente in questo progetto quale strumento per mettere il paziente al centro dell’interazione di tutti i referenti specializzati che lo seguono nel percorso di cura, con l’intento di soddisfare nel modo più ampio le risposte ai suoi bisogni di salute”.
IL COMMENTO
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