
Ferrero è tornato sul derby: "Una vittoria meritatissima- ha detto Ferrero- L'anno scorso non c'ero io e neanche Sinisa, e ci hanno fatto tre gol: dato che io i debiti li pago sempre, gli ho restituito il debito. L'esultanza? Mi sono buttato sui giocatori, chi prendevo prendevo e ho preso Cacciatore".
Dopo aver raccontato di stare a Genova 3-4 giorni a settimana e di preferire la farinata con i ceci, Ferrero è tornato su un tema che ha fatto discutere i tifosi: l'inno. "Sì, lo vorrei cambiare-dice Ferrero- Con una cosa più divertente. E' una partita di calcio, ci vuole forza ed energia. Non ho detto che l'inno fa... Ho detto che bisogna cambiare le cose. I tifosi all'inizio mi hanno criticato per questo. Dico che l'inno è antico. Io manderò in rete le proposte, e i tifosi, Ultras, Fedelissimi, lo sceglieranno. Dobbiamo esportare la Sampdoria".
Infine un accenno all'antica passione per la Roma e alla sfida contro l'Atalanta: "I romanisti e i romani mi dovranno perdonare, ormai sono Sampdoriano nelle viscere e quindi se Dio mi aiuterà faremo 4-3 per noi. La partita di domani? Per scaramanzia non ne parlo, comunque l'Atalanta è una grande squadra ma noi non abbiamo paura e cercheremo di portare a casa i tre punti".
IL COMMENTO
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