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Si decideranno il prossimo 26 ottobre al ballottaggio le elezioni presidenziali in Brasile e saranno una sfida fra il capo di Stato in carica Dilma Rousseff e il candidato di centro-destra Aecio Neves: è quanto hanno indicato i risultati del primo turno con il 99,6 per cento dei voti scrutinati. E questi dati mettono fuori gioco la leader ambientalista evangelica Marina Silva, fino a un paio di settimane fa considerata la possibile sorpresa di queste elezioni.

In base agli spogli, il quadro del secondo turno appare segnato: la presidente uscente (esponente della sinistra di governo e delfina di Lula) ha chiuso in vantaggio con il 41,5% delle preferenze, sebbene lontana dal 50% più uno che le avrebbe garantito la vittoria immediata;  va meglio del previsto e ottiene il 33,6% il moderato Neves. Silva esce invece definitivamente di scena con appena il 21,3%, ancor meno degli ultimissimi sondaggi che pure la davano in discesa dopo la fiammata iniziale della sua campagna. Reduce da un fulminante quanto effimero exploit, che per qualche settimana l'aveva vista addirittura favorita nel duello contro Rousseff, Marina è stata raggiunta e sorpassata a sorpresa negli ultimi giorni da Aecio, esponente del Partito socialdemocratico (Psdb, conservatore), storico rivale del Partito dei lavoratori (Pt) della 'presidenta' Dilma.