
Si tratta di un'infermiera spagnola che, secondo il quotidiano El Pais, faceva parte della squadra che ha curato il missionario spagnolo Manuel Garcìa Viejo, morto il 26 settembre all'ospedale Carlos III della capitale.
E' stata proprio lei ad occuparsi di lui quando è stato colpita da febbre provocata dall'Ebola.
Secondo fonti del ministero spagnolo della Sanità le due analisi effettuate sulla donna, di cui non è stata rivelata l'identità, hanno avuto esito positivo.
IL COMMENTO
Cosa resterà della rivoluzione di Papa Francesco, venuto dalla fine del mondo
25 aprile, "Democrazia minacciata da guerre armate e commerciali"