La Regione Liguria ha "piena responsabilità dell'attività di allertamento, nella emissione sia degli avvisi meteo che degli avvisi di criticità idrogeologica e idraulica per quanto riferito al territorio regionale". Lo ha detto il ministro dell'Ambiente Gian Luca Galletti nell'informativa alla Camera sull'alluvione di Genova.
Galletti nella sua informativa non usa giri di parole. "La Regione Liguria dispone di un Centro funzionale decentrato attivo che svolge attività operative di previsione, monitoraggio e sorveglianza. Esso è gestito dall'Agenzia Regionale per la Protezione dell'Ambiente della Liguria (Arpal) ed è dipendente funzionalmente dalla struttura regionale competente in materia di protezione civile". In Liguria la responsabilità ricadrebbe quindi sull'assessore Raffaella Paita che, tra le sue deleghe, ha proprio il coordinamento della protezione civile regionale. E che dalla notte del 9 ottobre non da più notizie, a eccezione di qualche sporadico tweet o post sul profilo Facebook.
Il Dipartimento della protezione civile, attraverso il Centro Funzionale Centrale, ha detto ancora Galletti, "svolge un ruolo di indirizzo e coordinamento generale della rete dei Centri funzionali regionali e può sostituire nei compiti e nelle funzioni i Centri funzionali decentrati non attivi, su richiesta delle Regioni interessate".
Adesso Claudio Burlando sul Bisagno accelera. Il presidente della Regione proprio nelle ultime ore ha attivato le procedure per la realizzazione dei lavori per aumentare la capacità e quindi la sicurezza del tratto coperto del Bisagno alla Foce. Galletti ha confermato nel suo intervento alla Camera che "si prevede che i lavori saranno ultimati in 28 mesi".
Sulla semplificazione delle procedure anche il ministro non ha dubbi. "Cambiare le regole,eliminare le cattive burocrazie, spendere tutti e subito i fondi disponibili fermi programmandone di nuovi secondo i bisogni delle comunità: ecco il lavoro che abbiamo davanti, e per il quale chiedo anche al Parlamento il massimo sforzo. Questo è un tema troppo importante per dividersi, per far prevalere le polemiche e le logiche di parte alle risposte che abbiamo il dovere morale di dare tutti, come rappresentanti a vario titolo dello Stato, a questo nostro Paese", ha concluso Galletti.
Intanto la polizia giudiziaria ha iniziato ad acquisire i primi documenti presso gli uffici della Protezione civile comunale nell'ambito dell'inchiesta per disastro colposo sull'alluvione di giovedì scorso. I documenti acquisiti servono agli inquirenti a capire cosa non abbia funzionato e in particolare perché furono sbagliate le previsioni, perché non venne diramata l'allerta e come è stata gestita l'emergenza. Gli agenti hanno iniziato anche a prendere i primi contatti con persone che saranno sentite come "informate dei fatti".
Gli inquirenti vogliono capire cosa è stato fatto dall'alluvione del 2011, costata la vita a quattro donne e due bambine. Per questo il perito Alfonso Bellini è stato incaricato di aggiornare la consulenza fatta nel 2012 per una ricognizione di massima. La Procura di Genova ha anche aperto un fascicolo per omicidio colposo per la morte dell'ex infermiere travolto il 10 ottobre scorso dall'onda di piena del Bisagno.
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Alluvione, Galletti: "Regione Liguria responsabile dell'allerta"
Informativa alla Camera del ministro per l'Ambiente
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