Anche Ivanhoe Lo Bello, vice presidente di Confindustria, sottolinea l'importanza di una soluzione per lo stabilimento Agnesi di Imperia. Ai microfoni di Primocanale a margine dell’assemblea generale degli industriali di Imperia, il numero due di Confindustria ha parlato della mobilitazione dei lavoratori dell’Agnesi e dell futuro del pastificio, lanciando il proprio augurio: “So che c’è una criticità seria. Non conosco i termini della questione ma l’Agnesi è un grande brand che conosciamo tutti, da Milano alla Sicilia. Spero che si possano trovare delle soluzioni”.
Il richiamo all'importanza del brand è incredibilmente simile a quello fatto da Susanna Camusso nella sua visita ai lavoratori dell'Agnesi.“Quello alimentare è un settore in cui è fondamentale mantenere la qualità del marchio, se si abbandona questo è evidente che un’azienda sta decretando la progressiva fine", aveva dichiarato il segretario della Cgil.
Ma questo è l'unico elemento che vede d'accordo industria e sindacato. Infatti, mentre la Cgil prepara la manifestazione di sabato prossimo contro le politiche del Governo, il giudizio di Lo Bello sul premier Renzi e sul Jobs act è decisamente positivo. “La proposta di Renzi credo che avrà effetti positivi e aumenterà l’occupazione dei lavoratori", ha dichiarato il vice presidente di Confindustria.
LA FIACCOLATA - Oltre duecento persone hanno partecipato a Imperia alla fiaccolata per difendere lo stabilimento Agnesi. C'erano soprattutto lavoratori e autorità cittadine, in testa il sindaco Carlo Capacci, il presidente della Provincia Luigi Sappa e l'assessore regionale alle Politiche del Lavoro Enrico Vesco.
La manifestazione rientra nelle iniziative di protesta culminate con quattro giorni di sciopero decretati dai sindacati dei lavoratori. "190 anni di storia a Imperia. 190 famiglie oggi nella paura" è stato uno degli striscioni esposti. Il corteo è partito di fronte allo stabilimento ed ha raggiunto il centro città.
LANDINI A GENOVA - "Lo sciopero generale credo che sia la naturale prosecuzione della manifestazione del 25 ottobre che si presenta come una grande mobilitazione che dara' visivamente l'idea del bisogno del lavoro e che dimostrerà che la gente che lavora non condivide le scelte del governo". Lo ha detto a margine del direttivo dei metalmeccanici Cgil di Genova, il segretario della Fiom Maurizio Landini.
Parlando dell'eventuale sciopero, Landini ha detto: "Noi non possiamo aspettare o stare a vedere e non possiamo neanche diventare un sindacato che accompagna i processi di chiusura delle aziende". Landini ha criticato anche il Governo, definendolo 'quello degli annunci', anche in relazione al cosiddetto 'bonus bebè'. "Qui ogni giorno se ne inventano una, siamo ormai alla politica degli annunci, ma intanto fanno i tagli alle Regioni, che significa tagliare i servizi".
Duro anche il commento sulla legge di stabilità. "Siamo di fronte al fatto che mentre a livello nazionale hanno annunciato che era l'operazione che non faceva pagare tasse, in realtà non le fa pagare alle imprese e le fa pagare ai cittadini". E sul lavoro ha detto: "Serve una riforma complessiva delle assunzioni perché cancellare forme di lavoro precario è necessario e a quel punto il problema non è estendere solo la maternità ma anche malattia e ferie a tutte le forme di lavoro".
CONFINDUSTRIA IMPERIA SU AGNESI - "Ritengo si possa collaborare per arrivare ad un risultato positivo. Riteniamo che esistano gli estremi per evitare la chiusura di Agnesi e nostro compito è scongiurarla, anche attraverso nuovi incontri con la Colussi". Lo ha detto il presidente di Confindustria Imperia Alessandro Bocchio dopo un incontro con i rappresentanti dei lavoratori dello stabilimento.
I sindacati hanno accolto Confindustria con uno striscione con su scritto "Tenetevi i sughi... Ridateci il grano". "C'è grande disponibilità da parte di Confindustria a coinvolgere l'azienda per trovare una soluzione alla spinosa vicenda Agnesi e tenere lo stabilimento e la produzione di pasta a Imperia" ha detto Gigi Lazzarini (Rsu aziendale) al termine di un mini vertice tra le rappresentanze sindacali dell'Agnesi e i vertici locali di Confindustria, che si è svolto nella saletta del Museo dell' Olivo, a margine di un incontro degli industriali.
"Entrambi abbiamo riconosciuto l'importanza di non rompere il sottile filo conduttore che esiste tra sindacati, azienda e lavoratori, in questa delicata trattativa" ha aggiunto. Presenti al vertice, oltre al presidente Bocchio, il direttore di Confindustria Paolo Della Pietra; per l'Agnesi, oltre alla Rsu, c'erano i sindacalisti Guido Fabiano (Cisl) e Gianni Trebini (Cgil).
economia
Il caso Agnesi attira l'attenzione nazionale su Imperia
Ieri la Camusso, oggi il numero due di Confindustria
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