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Ci sarà anche la Direttiva Ue Bolkestein fra i punti di confronto delle regioni con il ministro dei Beni e delle Attività Culturali e Turismo Dario Franceschini, domani al Museo Madre di Napoli. Sull'avvio di una nuova trattativa per trovare rapidamente una soluzione per un provvedimento che nel 2020 imporrà l'asta per le concessioni balneari, sarà sicuramente schierata la Liguria, fra le più "colpite" dalla Bolkestein. Lo ha anticipato in mattinata, a margine del Consiglio Regionale, l'assessore al Turismo Angelo Berlangieri.

"Il semestre di presidenza italiana del Consiglio dell' Unione Europea a Bruxelles dovrà dare al comparto balneare le certezze indispensabili a far ripartire gli investimenti e l' occupazione attraverso un provvedimento ad hoc. I cinque anni che fanno slittare la scadenza delle concessioni dal 2015 al 2020 sono meglio di niente, "ma non servono a nulla, non risolvono il problema. Ci vuole una soluzione definitiva che garantisca gli investimenti privati e quelli pubblici e l' occupazione nel settore balneare nell'indotto" afferma l'assessore ligure al turismo. In pratica, la Liguria chiede al governo un percorso che consideri in maniera diversa la disciplina delle concessioni demaniali per gli stabilimenti balneari "in quanto imprese particolari nel contesto delle aziende turistiche europee". E fatti concreti e adempimenti normativi che diano agli operatori le assicurazioni necessarie e indispensabili per programmare la loro attività futura.