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Nonostante le eccezioni della Corte dei Conti
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La Giunta regionale decide di portare in approvazione il bilancio nonostante le eccezioni mosse dalla Corte dei Conti. Pippo Rossetti, assessore regionale al Bilancio, ha spiegato le ragioii di questa scelta ai microfoni di Primocanale. “Non si ignora il parere della Corte dei Conti, si fa come fa il Governo perché tutti gli anni, il bilancio dello Stato, riceve delle prescrizioni e delle osservazioni, esattamente come quello della Liguria”, ha detto Rossetti. “Camera e Senato votano il bilancio e poi le osservazioni della Corte vengono gestite negli anni successivi nella maniera in cui il Governo ritiene di dover assumere o meno le osservazioni. Noi oggi chiediamo al Consiglio di utilizzare questo sistema”.

“D’altronde abbiamo posto nel merito alla Sezione riunita di Roma le osservazioni della Liguria, è stato dichiarato non ricevibile il nostro ricorso, quindi noi pensiamo che si ristabilisca la funzione della Regione di legiferare e di un potere, come quello della Corte, che ci fa delle osservazioni in leale collaborazione”, ha proseguito l’assessore al Bilancio. “Poi noi accogliamo le indicazioni su alcuni elementi di prudenza e abbiamo rivisitato i crediti attivi che avevamo nei confronti dello Stato. In parte ottemperiamo e in parte gestiamo diversamente quello che la Corte dei Conti ci chiede di far”, ha concluso Rossetti.

La decisione della Giunta di portare comunque in approvazione il bilancio non trova d’accordo la consigliera Raffaella Della Bianca. “Non è corretto perché non ci sono ancora le motivazioni per il quale la Corte dei Conti di Roma ha respinto il ricorso. Potevamo allora votarlo a Luglio quando il presidente Burlando si è impegnato a rinviarlo in attesa della sentenza: approvare facendo finta che non esistano le osservazioni della Corte dei Conti e che non sia stato respinto è un fatto gravissimo”, ha affermato la Della Bianca.

“La Giunta Burlando di fatto lascia l’onere a chi arriverà dopo di lui, è da irresponsabili perché non ci sono nemmeno i documenti della cancellazione di 7,5 milioni: chi voterà questo bilancio, anche solo dal punto di vista politico, deve sapere di essere responsabile nei confronti dei cittadini”, ha concluso l’esponente del Gruppo Misto.

Duro anche Francesco Bruzzone, consigliere regionale della Lega Nord: “Un rendiconto falsato, forse fra virgolette ma bisogna dirlo, e lo dice anche la Corte dei Conti. Per quanto mi riguarda non parteciperò, io non sono disponibile a portare in Consiglio Regionale ed essere testimone di un qualcosa sul quale vi sono dubbi di legittimità addirittura sostanziale, non costituzionale. Insomma se c’è un rendiconto che ha dei dubbi di serietà, per quanto mi riguarda uscirò dall’aula”.

LA VICENDA - Lo scorso luglio, la sezione controlli della Corte dei Conti aveva dato il via libera al rendiconto per l'esercizio finanziario 2013 della Regione Liguria, ma aveva escluso due voci, chiedendo all'ente di mettere a passivo complessivamente 194 milioni di euro. La sezione aveva escluso dalla 'parifica' 91 milioni di residui attivi e aveva sancito che l'operazione di cessione di immobili a Arte (Agenzia regionale per l'edilizia) per 103 milioni fosse un indebitamento. Infine, lo scroso 8 ottobre la Corte dei Conti aveva respinto il ricorso della Regione Liguria.