L’emergenza sembra tutt’altro che alle spalle, però, perché le previsioni meteo non sono rassicuranti: “Ci aspetta un’altra settimana di passione, novembre è il mese più piovoso e questo è stato messo in ombra soltanto dal fatto che, nel 2014, abbiamo avuto disastri in tutti i mesi dell’anno”.
Esonerati i sindaci dalle responsabilità che in tanti, nelle scorse settimane, gli hanno contestato: “Ci si lamenta quando chiudono le scuole e lo si fa anche quando non interrompono le lezioni. Siamo vicini ai sindaci perché hanno talmente tante responsabilità che, se lo sapessero prima di candidarsi, probabilmente non lo farebbero. Hanno anche loro qualche colpa perché, soprattutto nelle realtà più grandi, perché si opposero alla stanziamento di un miliardo di euro per affrontare il dissesto idrogeologico”.
“Ci sono inoltre tutte le condizioni per lo stato d’emergenza in Liguria, l’ho già anticipato al Presidente della Regione, Claudio Burlando” ha continuato il Capo della Protezione Civile, aggiungendo che “separare le vicende servirà ad avere un maggior focus sulle vicende. L’esasperazione della gente è comprensibile perché vivono in uno stato d’emergenza permanente. Oggi noi dobbiamo occuparci di dare risposte immediate, non solo in prospettiva: serve che i comuni quantifichino i danni per chiedere risarcimenti alla regione, noi sappiamo che i mutui possono essere dilazionati. Serve però una norma che regoli tutto quanto, anche in vista dell’anno finanziario che incombe”.
Per l’instabilità meteo, con possibilità ancora di temporali sparsi forti e localizzati nel fine settimana, la Protezione Civile della Regione Liguria ha emesso un nuovo messaggio di allerta 1 su tutto il territorio regionale, dalle 21 di domani sera, venerdì 14, alle 23.59 di sabato 15 novembre.
Dal tardi pomeriggio di domani sono infatti previste precipitazioni diffuse nel Ponente, estese a tutta la regione nella notte, con precipitazioni anche a carattere temporalesco, con fenomeni forti e organizzati.
La tendenza per sabato prefigura una struttura frontale di maltempo su tutta la Liguria, con spostamento progressivo da Ovest a Est, precipitazioni diffuse, forti e con elevati quantitativi, anche associate a una alta probabilità di fenomeni temporaleschi forti, venti di burrasca con raffiche locali fino a 70/80 chilometri. Molto ondoso in aumento e possibili mareggiate.
DISSEQUESTRO A LEIVI - La Procura della Repubblica di Genova ha dissequestrato l'aera della frana a Leivi che nella notte tra il 10 e l'11 novembre ha distrutto una casa uccidendo una coppia di anziani, Carlo Armenise, 73 anni e Franca Iacino, 69 anni. La notizia del dissequestro è stata resa nota dal sindaco di Leivi Vittorio Centanaro a margine della riunione tra il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli, il governatore della Liguria Claudio Burlando, l'assessore regionale alla Protezione civile, Raffaella Paita, i sindaci della Val Fontanabuona, che si tiene in Comune a Lavagna dove è allestito il Centro operativo misto dal giorno degli eventi alluvionali che hanno colpito la zona. Era stato lo stesso sindaco, ieri a chiedere un intervento in questo senso, perché la scelta della magistratura di sequestrare l'area, impediva di poter intervenire sulla stazione di sollevamento idrico che avrebbe permesso di far tornare l'acqua potabile sul territorio comunale
FRANA - Le conseguenze dei nubifragi continuano. Una frana in località Bavaggi, nel comune di San Colombano Certenoli, interrompe la Valfontanabuona. Ha travolto l'auto guidata da una donna che ha riportato lievi ferite a una mano. Vigili del fuoco all'opera anche vicino a Carasco, dove nel torrente Lavagna è stata segnalata un'auto a Terrarossa. I pompieri verificano che non ci sia nessuno nè a bordo né disperso. Frana all’alba inoltre a Serra Ricco’, nell’entroterra di Genova, lungo la strada che collega Pontedecimo a San Cipriano: il vasto smottamento interessa la sede stradale in via Valdastico. Mentre due alberi caduti a Ventimiglia, località Due Camini, e a San Bartolomeo al Mare in via Ischia.
TIGULLIO - Il Comune di Chiavari comunica che anche oggi, giovedì 13 novembre, resta sospesa l’attività didattica nelle scuole di ogni ordine e grado. Le strutture scolastiche rimarranno aperte al solo scopo di permettere il migliore ripristino delle stesse. Idrotigullio precisa che l’acqua del rubinetto può essere utilizzata per tutti gli usi domestici (cucina, igiene personale e della casa, lavatrici ecc…) ma, solo per fini precauzionali, si consiglia di non bere l’acqua direttamente erogata dal rubinetto ma di bollirla prima dell’utilizzo. Nel comune di Lavagna la situazione si è normalizzata ed è stato ripristinato il servizio in tutte le frazioni, così come anche a Chiavari è stata ripristinata l’erogazione nelle frazioni di Maxena e Rostio/S. Ruffino. Situazione leggermente più critica a Leivi, dove attualmente gli operatori stanno procedendo con una serie di interventi al fine di garantire il servizio idrico nel territorio: a tal proposito è stato disposto un servizio di autobotti a Bocco, S. Bartolomeo/Cioso e in via Selaschi all’altezza dell’autocarrozzeria. Infine nel comune di San Colombano Certenoli i disagi sono in via di risoluzione, visto che è stata individuata la grossa perdita sulla condotta adduttrice di fondovalle.
CIMITERI E PARCHI - Allo scopo di ridurre al minimo il rischio di danni alle persone, tenendo conto della situazione di potenziale criticità esistente in alcune zone della città dopo la fase di allerta 2, nel corso della quale si sono verificati schianti di alberi e frane anche in alcuni parchi, delle condizioni del terreno che si presenta saturo per le precipitazioni pregresse e delle previsione di venti forti nelle prossime 24 ore, il sindaco di Genova ha emesso un’ordinanza con la quale viene prorogata sino a tutta la giornata di oggi, giovedì 13 novembre, la chiusura dei parchi pubblici cittadini e la chiusura al pubblico dei cimiteri, ferme restando le regolari attività di accoglienza dei funerali e di operatività interna improrogabile, che dovranno comunque essere svolte con particolare attenzione e cautela da parte degli operatori. L’ordinanza precisa che nei parchi ove siano presenti strutture pubbliche che comportano permanenza di persone, verrà garantito, se necessario, l’accesso alle stesse strutture tramite i percorsi individuati dal Piano Operativo Interno di Protezione Civile del Settore Parchi e Verde.
IL COMMENTO
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