cronaca

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"Tu c'hai idea quanto ce guadagno sugli immigrati? Il traffico di droga rende meno". Salvatore Buzzi, braccio destro e sodale di Massimo Carminati nella cupola affaristica che ha avvelenato Roma, intercettato svela qual è il suo business principale. Lui, signore delle coop, lo dice chiaramente in un'intercettazione allegata all'ordinanza di circa 1200 pagine: "il traffico di droga rende meno". L'affare dei centri di accoglienza per rifugiati e immigrati è, secondo la Procura di Roma, garantito dall'ex vicecapo di gabinetto all'epoca del'amministrazione Veltroni, Luca Odevaine, descritto nell'ordinanza come "un signore che attraversa, in senso verticale e orizzontale, tutte le amministrazioni pubbliche più significative nel settore dell'emergenza immigrati".

"Noi quest'anno abbiamo chiuso... con quaranta milioni di fatturato ma tutti i soldi e gli utili li abbiamo fatti sui zingari, sull'emergenza alloggiativa e sugli immigrati, tutti gli altri settori finiscono a zero". E' una delle intercettazioni dei carabinieri del Ros a Salvatore Buzzi che al telefono con un altro indagato parla del 'business' del sociale, dai nomadi agli immigrati.

Secondo quanto riportato nelle pagine dell'ordinanza che ha svelato la 'cupola' di affari e politica e portato in carcere 37 persone, Buzzi, ha gestito tramite di una rete di cooperative, "le attività economiche della associazione nei settori della raccolta e smaltimento dei rifiuti, della accoglienza dei profughi e rifugiati, della manutenzione del verde pubblico e negli altri settori oggetto delle gare pubbliche aggiudicate anche con metodo corruttivo".