
Parte forte la Crocetta appoggiandosi ai suoi due lunghi, Malagoli e Federico Antonietti che confezionano il 4-0 iniziale, ma il CUS c'è e risponde colpo su colpo e grazie anche ad 8 punti di Mangione chiude il primo periodo avanti sul 13-17.
Nel secondo periodo dopo i primi due punti di Martina, Genova piazza un parziale di 8-0 e scappa via fino al massimo vantaggio (15-25 al 14'), ma la Crocetta rientra fino al 29 pari (17'); il tempo si chiude con un canestro sulla sirena di Macrì dopo una palla rubata che da il vantaggio a Genova al rientro negli spogliatoi (33-35)
Nel terzo periodo il punteggio resta in equilibrio. Genova tiene bene e anzi sembra poter controllare con sicurezza il punteggio raggiungendo il +4 con un canestro di Bedini (47-51 al 28') ma di lì in poi un parziale di 8-0 per i biancoverdi padroni di casa cambia l'inerzia al match mandando le squadre all'ultimo miniriposo sul 55-51.
Genova non riuscirà più a mettere il naso avanti cedendo punticino su punticino al maggior talento fisico degli avversari e arrivando pure lei alla doppia cifra di svantaggio (72-60 al 37'). Un miniparziale negli ultimi tre minuti riportava il divario proporzioni più rispondenti all'equilibrio della gara e chiudeva l'incontro sul 74-66 per i padroni di casa.
Dopo le prime 10 giornate il bilancio vittorie sconfitte è ora esattamente in parità (5-5). Il CUS ha raccolto molto di più di quello che si sperasse all'inizio dell'anno e dopo alcune titubanze iniziali, ha dimostrato di poter essere squadra competitiva contro tutti coloro che partecipano a questo campionato. Ci si aspetta un miglioramento sensibile sul campo della concentrazione da mettere in campo contro le cosiddette "piccole"; la sconfitta di Biella unita alla vittoria poco spumeggiante di Alessandria sono più di un campanello di allarme in questo senso anche valutando che proprio contro le tre squadre più accreditate alla vigilia (Domodossola, Spezia e appunto Crocetta) sono arrivate le tre prestazioni più convincenti.
IL COMMENTO
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