
Nella lettera inviata al primo cittadino il signor Giovanni racconta di quando i tedeschi, il 28 luglio 1944, lo prelevarono dalla sua casa di Montallegro, sulle alture di Rapallo nei pressi del Santuario, e lo portarono insieme ad altre sei persone in una stanza di una torre a Portofino in attesa di essere fucilati il giorno dopo. "Mi rinchiusero nella stanza all'ultimo piano di quella torre, con un'unica piccola finestra quadrata dalla quale, come dentro ad una crudele cornice, si vedeva, dritto dritto, il Santuario di Montallegro. Pregai e pregai quella Madonna ai cui piedi ero cresciuto", continua la lettera. Il giorno dopo il 'miracolo', o forse l'interessamento di un politico della zona: i sette furono liberati.
"Lo so che quella mia prigione oggi è una villa privata - conclude Giovanni - ma il mio sogno è tornare in quella torre, in quella stanza a guardare Montallegro, anche solo per un istante, per dire alla Madonna: 'grazie'".
IL COMMENTO
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