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La commissione Affari costituzionali della Camera ha approvato il ddl del governo con la riforma del bicameralismo e del Titolo V. Il testo approda martedì prossimo in Aula. Tra gli emendamenti approvati, quello che definisce il quorum per eleggere il capo dello Stato, fissato a 3 quinti dei votanti a partire dal nono scrutinio. Il testo varato dal Senato prevedeva i due terzi dei grandi elettori nei primi tre scrutini.

Dalla quarta votazione si scendeva ai tre quinti, e alla maggioranza assoluta dal nono. L'emendamento approvato in commissione conserva la maggioranza dei due terzi dei grandi elettori nei primi quattro scrutini; dalla quinta votazione si scende ai tre quinti dei grandi elettori e dal nono scrutinio il quorum è fissato ai tre quinti dei votanti. L'emendamento ha avuto il sì di tutti i gruppi rimasti in Commissione: Pd (compresa la minoranza), Ncd, Pi, Sc e Forza Italia.